Ciò che non può mancare nella tua inquadratura.
ATTENTO! PERCHE’ SI NASCONDE UN NEMICO INVISIBILE!
Hai mai fotografato un paesaggio?
Sembra una fotografia alla portata di tutti, e invece stai attento, perché si nasconde un nemico!
I paesaggi stanno fermi e non si muovono… hai tutto il tempo per metterti giù e con calma, fare tutte le foto che vuoi… nulla di più semplice, vero?
Proprio perché sembrano soggetti alla portata di tutti, spesso, spessissimo, dietro a quei paesaggi, si nasconde un nemico invisibile, che in fase di scatto, si mette davanti alla tua macchina fotografica, e poi a casa, quando guardi la tua foto stampata, dici: “Ma come, a me sembrava più imponente!”
Insomma, non ritrovi più nella tua immagine, quella magia che avevi respirato finché vivevi quel momento.
A me questo è successo, e non solo una volta, ma un’infinità di volte, fino a quando, non ho capito davvero dove era il trabocchetto.
Ho trovato la soluzione e voglio che anche tu, sappia qual è!
A mio avviso, una delle cose più difficili da fotografare sono proprio i paesaggi.
La “realtà fotografata” è diversa, dalla realtà che si è vissuta.
La macchina fotografica tende ad appiattire la resa tridimensionale dell’esperienza che viviamo, quando immersi in una situazione.
La macchina NON riproduce gli stati emotivi con cui noi guardiamo un paesaggio.
NON riproduce la brezza o il sole che ci tocca la pelle.
NON riproduce la fatica che abbiamo fatto per raggiungere quel posto.
Gli odori, i profumi, le scarpe, tutte sensazioni, che il corpo ha assimilato, e che hanno contribuito a farci gioire davanti ad un paesaggio.
La macchina arriva lì con te, esce dalla sua custodia comoda, fa click e si limita a riportarti su un freddo file, le informazioni colore/luce di quel posto, che tu hai voluto raggiungere a tutti i costi.… e poi? …Tutti affari tuoi…
E quando arrivi a casa, per quanta anima tu abbia messo in quello scatto, “allineando anima, cuore e mente”, come diceva un grande Maestro, NIENTE!! niente maestosità, NIENTE incanto… un file ancora freddino e smunto…
Te la faccio breve, perché potrei scrivere per ore su questo argomento.
L’arma segreta per sconfiggere questo nemico invisibile, che rende la tua fotografia piatta, si chiama: VISIONE!
La visione NON HA NULLA A CHE FARE con ciò che stai fotografando, ma ha tutto e solo a che fare, con ciò che potresti ottenere da quello scatto.
Ad esempio, tornando a nostri paesaggi:
Bisognerebbe sapere prima di fare click, che i colori che noi vediamo saranno interpretati da un algoritmo matematico e non sempre la matematica è dalla parte del sentimento, quindi, a volte è facile, che i colori siano piattini.
Bisognerebbe sapere che, la profondità di campo del nostro occhio è interpretata con maestria non sufficiente dalle ottiche delle macchine fotografiche.
Quando noi guardiamo un paesaggio, abbiamo sì una visione d’insieme, ma poi ci soffermiamo con lo sguardo in più punti, creando mille fotografie all’’interno di una più grande.
La macchina fotografica, invece, ritrae SOLO quell’immagine più grande che tutto comprende, e ADDIO ALLA PROFONDITA’ DI CAMPO e ai piani sequenza… e alle mille scene e mille fotografie interne…
Insomma, la VISIONE, di cui ti parlavo, è quella cosa formata da uno strato culturale, che non compri quando comperi una reflex, che sia essa da 100 euro o da 10 mila euro, ma che per fortuna, puoi averla se ti impegni a cercarla.
Ci sono artisti che usano i cellulari e scattano fotografie stratosferiche, semplicemente perché sanno, come nel dopo scatto, possono valorizzare e far uscire tutti quei colori e quelle emozioni provate fin che facevano click.
Nell’immagine qui di seguito, vedi una foto* scattata da Dora, viaggiatrice e fotografa per passione.
Inizialmente quando mi ha mostrato questa foto, Dora era delusa dallo scatto perché non era quello che aveva visto veramente quel giorno.
Non voleva neanche stamparla ma in realtà, quando le ho mostrato come sarebbe stata dopo il mio intervento, è rimasta a bocca aperta.
Perché un’altra grande verità è che la post produzione (Foto ritocco) è importante se non indispensabile per completare la visione di cui parlavo.
Se questo contenuto ti ha interessato ho dei link che faranno al caso tuo.
Nel gruppo Facebook “Foto di viaggio il dietro le quinte”, i miei studenti e non pubblicano di continuo i backstage delle loro fotografie. Interagendo con gli altri membri e con me, tutti possiamo estrapolare delle piccole grandi lezioni. Eccolo: https://www.facebook.com/groups/fotodiviaggoildietrolequinte/
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